ACCEDI
Venerdì, 3 ottobre 2025 - Aggiornato alle 6.00

PROFESSIONI

Da Cataldi l’appello all’unità dei commercialisti

Durante il convegno nazionale a Cagliari, il Presidente dell’Unione parla della riforma del DLgs. 139/2005 e lancia le proposte per «valorizzare» i giovani

/ Savino GALLO

Venerdì, 3 ottobre 2025

x
STAMPA

download PDF download PDF

Cambiare la percezione che la società ha del commercialista, superando lo stereotipo “ingiusto” che lo rappresenta come una figura professionale “schiacciata dalle scadenze e lontano dalle grandi sfide del Paese”. Con questo obiettivo, l’Unione nazionale giovani commercialisti si è ritrovata a Cagliari, per il convegno nazionale dal titolo “Oltre la maschera”, che si chiuderà nella giornata di oggi.

“La vera identità del commercialista – ha sottolineato il Presidente Francesco Cataldi nel suo discorso di apertura – è autentica, plurale, competente, strategica. Non ci basta più essere preparati: dobbiamo essere percepiti come rilevanti”. Per farlo, però, “non basta invocare il cambiamento”, bisogna avere strumenti concreti, che passano per la costruzione delle “condizioni normative, istituzionali, culturali, dall’aggiornamento delle specializzazioni, ai tariffari, dall’equo compenso a una formazione efficace e non ridondante”.

Tutte questioni che portano dritto al tema della riforma della legge ordinamentale, il cui iter parlamentare è iniziato proprio due giorni fa. Cataldi ribadisce la posizione “favorevole” dell’Unione, perché la riforma, ancorché “migliorabile”, porterebbe con sé “tanti elementi positivi”, quali “l’anticipo del tirocinio, la quota generazionale, un sistema elettorale più inclusivo, le specializzazioni, maggiori attività con riserva di legge”.

Anche secondo l’associazione bisognerà insistere con la politica per vedersi riconosciute delle esclusive, ma per ottenerle è necessario “mostrarsi uniti”. Altrimenti si “presta il fianco ad altre categorie, ordinistiche e non, che a differenza nostra fanno fronte comune per raggiungere i propri obiettivi”. Secondo Cataldi, aver mostrato alla politica la divisione interna ha finito per “indebolire l’intera categoria, offrendo alle professioni concorrenti la possibilità di apporre alcune modifiche a loro favore”.

Il Presidente dell’Unione ha concluso il passaggio sulla riforma parlando delle specializzazioni, il cui successo “dipenderà dalla chiarezza sullo status del professionista specializzato, dal coordinamento con albi ed elenchi esistenti e da procedure trasparenti di accesso e riconoscimento”. In generale, ha sottolineato, servono “regole più equilibrate e meno rigide” per non penalizzare soprattutto i giovani.

Proprio la valorizzazione dei giovani era al centro dell’ultima parte dell’intervento, con cui Cataldi ha anche lanciato alcune proposte per il miglioramento dell’attività quotidiana dei commercialisti. Tra queste, la sospensione temporale degli adempimenti per le colleghe in maternità, la proroga della sospensione estiva dei versamenti dal 20 agosto al 5 settembre, lo spostamento al 31 luglio o al 16 settembre di tutti gli altri adempimenti previsti ad agosto e l’introduzione di onorari consigliati.

Quanto ai giovani, invece, sono tre le richieste avanzate da Cataldi, che si è anche detto “soddisfatto” della recente introduzione da parte della Cassa dottori del contributo per il tirocinio: prevedere all’interno dei collegi dei revisori degli enti locali la presenza obbligatoria di under 43, limiti d’età per l’iscrizione all’elenco e maggiore trasparenza nelle nomine; introdurre “quote giovani” nei collegi sindacali delle partecipate pubbliche; inserire figure junior in affiancamento ai professionisti senior nella gestione delle procedure concorsuali. Si tratta di tre provvedimenti che rappresenterebbero un “importante segnale di attenzione verso i giovani” che, oggi più che mai, chiedono “non solo di avere voce, ma anche di essere ascoltati”.

TORNA SU