Strumenti digitali per il VSME disponibili anche in italiano
Messa a disposizione una FAQ sulle questioni tecniche più frequenti poste dagli utilizzatori
L’EFRAG ha rilasciato un aggiornamento, annunciato con la news del 27 novembre scorso, degli strumenti digitali relativi al VSME che porta a nove le lingue previste fra cui, finalmente, l’italiano: oltre all’inglese, che è l’idioma ufficiale, erano già state successivamente implementate lo spagnolo, il polacco, il lituano e il portoghese a cui sono state quindi aggiunte, con l’update in parola, il danese, il francese, il tedesco e, come già detto, l’italiano. Traduzioni, come evidenzia la news citata, predisposte dall’EFRAG, anche grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, e poi revisionate dai competenti standard setter contabili nazionali.
Sono tre gli strumenti digitali in commento, disponibili in un’apposita sezione del sito web dell’EFRAG. Il primo è il “VSME Digital Template”: si tratta, in estrema sintesi, di uno spreadsheet che consente d’inserire, con ausili e supporti, le informazioni per predisporre – è desumibile fin dal suo primo foglio – una relazione sulla sostenibilità in linea rispetto al VSME o, meglio, che riflette il principio volontario, che nella sostanza è il VSME, raccomandato dalla Commissione europea (si veda la raccomandazione (Ue) 2025/1710). Leggendo il cap. 2 delle “Explenatory Note” dello strumento, sembra chiaro come tale spreadsheet – in formato Microsoft Excel XLSX – abbia lo scopo, in sinergia con gli altri due di cui diremo, d’illustrare una soluzione tecnica, utile pure ai fini educational, per il sustainability reporting digitale secondo lo standard menzionato; non si tratta dunque di un tool pensato per competere con i prodotti commerciali, viste anche le sue limitazioni (fra cui, ad esempio, l’impossibilità di offrire le informazioni comparative), bensì di una sorta di “dimostratore tecnologico”.
Il secondo strumento digitale è la “VSME XBRL Taxonomy”. È la tassonomia XBRL che l’EFRAG ha sviluppato per il VSME: si tratta, detto in altri termini, del “vocabolario” con le “parole” con cui poter “scrivere” in formato elettronico elaborabile, usando il noto linguaggio informatico per il business reporting, la relazione di sostenibilità redatta secondo tale standard. Una digitalizzazione, quella descritta per quest’ultima, finalizzata a consentirne una facile e rapida elaborazione ad opera non solo dei computer di per sé bensì pure, è facile immaginarlo, dell’intelligenza artificiale (che potrà non solo analizzare le relazioni di sostenibilità così codificate ma pure addestrarsi su di esse per meglio padroneggiare il relativo “dominio”).
L’ultimo degli strumenti digitali in parola, disponibile al link https://xbrl.efrag.org/convert/, è il “VSME Digital Template to XBRL Converter”. Si tratta di un’applicazione web che consente di caricare il VSME Digital Template (viene reso disponibile, peraltro, anche un report di esempio per testare subito lo strumento), contenente le informazioni della specifica relazione sulla sostenibilità, oltre all’eventuale logo dell’entità a cui questa si riferisce per poi ottenerla: in versione Inline XBRL (sarebbe forse meglio dire, in XHTML con nidificate, al suo interno, le marcature XBRL mediante la specifica Inline XBRL) visualizzabile via browser con la possibilità, attraverso un opportuno viewer, di vedere e “interagire” con le marcature presenti; come “Report Package” in formato Inline XBRL, ossia un file zip da scaricare che contiene la relazione in parola pensato per il suo invio e/o la sua pubblicazione (file che non contiene il viewer); in versione xBRL-JSON, ossia un formato più recente (per maggiori informazioni si rinvia alla sezione sulle specifiche di XBRL International, in particolare a quelle relative all’“Open Information Model”) attraverso cui i dati in XBRL sono espressi in JSON (quest’ultimo è un formato testuale, utilizzato per scambiare dati, il cui acronimo significa “JavaScript Object Notation”).
Si evidenzia infine la messa a disposizione, da parte dell’EFRAG, di una FAQ che ha l’obiettivo di rispondere alle questioni, di natura tecnica, più frequenti poste dagli utilizzatori nel corso degli ultimi mesi.
Questi temi saranno approfonditi nel corso della diretta web “Il sustainability reporting volontario delle realtà di minori dimensioni”, in programma il 19 dicembre.
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