Ci vuole «diligenza» per non perdere le agevolazioni per la proprietà contadina
Il ritardo nella presentazione della documentazione è scusabile solo se il contribuente dimostra di aver fatto il possibile per rispettare i tempi
Per evitare di perdere i benefici inerenti all’applicazione delle imposte di registro e ipotecaria, previsti per la piccola proprietà contadina, il contribuente deve dimostrare non solo che il superamento del termine di tre anni, per la presentazione del certificato attestante l’esistenza dei requisiti, è dovuto a colpa dell’Ufficio competente a produrlo, ma anche di aver operato con adeguata diligenza per conseguire la documentazione in tempo utile.
Queste le precisazioni fornite dalla Corte di Cassazione, con la sentenza 16 aprile 2010 n. 9159.
Si ricorda che l’agevolazione in parola (introdotta dalla L. 6 agosto 54 n. 604) consente l’applicazione delle imposte di registro ed ipotecaria in misura fissa (l’imposta catastale resta dovuta nella misura ordinaria
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