La cessione del credito deve essere economica
Il differenziale derivante da cessione, con la clausola «pro soluto», costituisce un componente deducibile
In tema di gestione delle perdite su crediti, non è infrequente che i contribuenti provvedano alla “dismissione” del credito vantato nei confronti di un soggetto terzo ma di incerta recuperabilità preferendo, nell’ottica dell’economicità della scelta, monetizzare la posizione.
Soprattutto in relazione all’ipotesi di cessione del credito mediante la formula pro soluto, si deve tenere conto dell’opinione espressa prima dalla giurisprudenza e recepita poi da parte dell’amministrazione finanziaria.
In sede giurisprudenziale, la vicenda legata alla cessione di un credito pro soluto è stata esaminata, da ultimo, dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 7555 del 23 maggio 2002 nella quale si afferma come “L’art. 66, 3° comma, (ora articolo 101, ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41