Conferimenti, Uffici in «fuori gioco» sull’imposta di registro
Per il Notariato, è illegittimo l’operato dell’Amministrazione se, ai fini dell’imposta, pretende di interpretare unitariamente atti giuridici distinti
Il presupposto normativo su cui, storicamente, l’Amministrazione finanziaria fonda gli accertamenti tributari volti a recuperare le minori imposte d’atto pagate per effetto di cessioni di azienda attuate mediante lo schema operativo “conferimento dell’azienda e successiva cessione della partecipazione ricevuta in cambio”, è dato dall’art. 20 del DPR 131/1986, ai sensi del quale l’imposta di registro va applicata tenendo conto “della intrinseca natura e degli effetti giuridici degli atti presentati alla registrazione”.
Questa prassi degli Uffici ha spesso trovato l’avallo della giurisprudenza (si veda “Conferimento d’azienda e successiva cessione con incognita registro” dell’11 settembre scorso) ma la questione ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41