Niente comunione legale per l’immobile costruito dal marito sul terreno personale
La moglie casalinga, non contribuendo economicamente alla realizzazione del fabbricato, non ha diritto a ripetere le spese per la costruzione
Il fabbricato costruito da uno dei coniugi sopra un terreno di cui è proprietario a titolo personale non entra in comunione legale. Tuttavia, ove l’altro coniuge abbia affrontato spese per la costruzione medesima, può ripeterle nei confronti del coniuge che abbia acquistato la titolarità dell’edificio. Tuttavia, tale risarcimento non compete alla moglie casalinga che non fornisca la prova di aver effettuato un apporto economico per la costruzione, ma si limiti ad affermare il proprio contributo morale, affettivo e diretto alla cura dei figli.
Così ha deciso la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 20508 del 30 settembre 2010.
I fatti che hanno dato luogo alla causa possono essere così riassunti: Tizio, coniugato in regime di comunione legale con Caia, costruisce un fabbricato sopra ...
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