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FISCO

Non sono impugnabili gli «avvisi bonari»

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che essi non contengono pretese tributarie definite

/ Alfio CISSELLO

Sabato, 23 ottobre 2010

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L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 110 di ieri, ha affermato un principio chiaro e condivisibile: gli avvisi bonari emanati a seguito delle liquidazioni delle dichiarazioni ex artt. 36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/72 non sono impugnabili, posto che non contengono una pretesa fiscale definita.

Dal punto di vista procedimentale, l’iscrizione a ruolo delle somme (e, quindi, la cartella di pagamento) deve essere preceduta dai menzionati avvisi, strumentali, in sostanza, a rendere edotto il contribuente degli esiti della liquidazione. A questo punto, si instaura (anche tramite canali telematici) il contraddittorio tra contribuente e Ufficio, che può terminare con un’archiviazione della comunicazione, senza necessità dell’iscrizione a ruolo. Inoltre, ...

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