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FISCO

La perizia penale non vince la presunzione bancaria

Il contribuente deve confutare puntualmente le risultanze dei conti correnti

/ Alfio CISSELLO

Martedì, 9 novembre 2010

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Con la sentenza n. 22636 depositata ieri, 8 novembre 2010, la Corte di Cassazione ribadisce che, per confutare la quantificazione del reddito fondata sulle movimentazioni bancarie, il contribuente deve produrre idonee prove, strumentali a giustificare i versamenti e i prelevamenti che non trovano riscontro nell’assetto contabile.

Pertanto, è stata ritenuta non sufficiente a tal fine la semplice produzione della perizia disposta dal giudice penale, sulla cui base la Regionale aveva ritenuto integrata la prova contraria.

Il contribuente deve produrre prove idonee

In realtà, dalla perizia non emergevano dati funzionali a smontare la tesi dell’ufficio, tenendo anche conto della differente finalità del processo penale.

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