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OPINIONI

A Natale 2011, i contribuenti riceveranno un (con)dono

La situazione economica necessita di un gettito extra, magari derivante da una sanatoria «mascherata»

/ Giuseppe REBECCA

Sabato, 18 dicembre 2010

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Il Natale del prossimo anno porterà a tutti i contribuenti un regalo. Si dovrà aspettare un anno, ma per un regalo tutti sono disposti ad attendere.
Sarà un regalo privo delle caratteristiche dei doni (gratitudine, amore, ringraziamento), un regalo che, al contrario di altri regali, non farà alcun piacere perché, anche se gradito da qualcuno, è un regalo che la collettività aborre.
Ci sarà un condono non condono.

Nessuno lo vuole, il condono; nessuno può dare una giustificazione al condono, la più iniqua delle imposte, l’imposta che si paga a sconto, in differita, l’imposta che premia chi evade, e premia di più chi evade di più.
Ci sono dei “però”.

Calano le entrate fiscali e il debito pubblica tocca nuovi record

Le entrate tributarie sono calate, anche se per il momento non di molto; l’economia va come va. Nel contempo le necessità non calano, anzi; in questi ultimi anni di cosiddetto “risparmio” è stato solo ridotto il tasso di incremento delle spese, non l’ammontare delle spese in assoluto, e il debito pubblico ha raggiunto valori mai toccati, un record negativo spaventoso, un numero che ha dell’irreale, anche se a prima vista potrebbe sembrare non molto elevato. Si tratta di circa 1.860 miliardi di euro. Pare poco, ma basta provare a scriverlo, questo numero, con tutti gli zeri, e ci si rende subito conto della difficoltà.

La manovra finanziaria 2011, eccessivamente leggera, è stata anche in parte ridotta.
La manovra aggiuntiva è anch’essa eccessivamente ridotta. L’Europa dice che i nostri conti sono a posto, e l’Italia si crogiola su queste affermazioni. Se poi si somma il debito pubblico al debito degli italiani, la previsione risulta decisamente migliore rispetto a molti altri Stati europei.

Peccato che la realtà che tutti conosciamo sia diversa, almeno in certe zone.
Servirebbe una forte scossa, forse una mini-imposta patrimoniale e la revisione di qualche altra imposta, come quella che colpisce le rendite finanziarie.
Ora, per accontentare tutti, e avere anche un tornaconto, al di là di ogni equità, ecco l’assoluta necessità di un gettito extra, un gettito generato da un nuovo condono.
Sarà l’ultimo, si dirà, e non si chiamerà condono, sarà magari una remissione nei termini con concessione di una franchigia o qualcosa di simile.

In Grecia, proprio a settembre di quest’anno, è stato appunto approvato un condono tombale.
Arriverà anche in Italia? Sì. Quando? Entro dicembre 2011.
Facile profeta? No, osservatore attento.
E pensare che una volta era la Befana a portare qualcosa ai contribuenti cattivi, non Babbo Natale.

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