Redditometro esagerato: decide il giudice
La sentenza della C.T. Prov. Vercelli risulta in contrasto con la normativa e con la giurisprudenza di legittimità
L’Ufficio tributario, in sede di accertamento sintetico, non può limitarsi a determinare il reddito sulla base degli incrementi patrimoniali, effettuando il semplice calcolo matematico previsto dalla norma, ma deve considerare criticamente, invece, tutte le componenti attive e passive che avrebbero dovuto concorrere alla corretta e reale determinazione del nuovo reddito imponibile; in caso di violazione da parte del Fisco, il giudice tributario decide in via equitativa. È questo il “singolare” principio sancito dalla C.T. Prov. Vercelli, con la sentenza del 23 febbraio 2011, n. 22/02/11.
Un contribuente aveva ricevuto un avviso di accertamento per l’anno d’imposta 2004, con cui l’Ufficio competente aveva rideterminato sinteticamente il suo reddito, basandosi ...
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