In crisi economica, vanno ridotte le passività della società
Condannato al risarcimento l’amministratore che, invece, ha investito nell’acquisto di un immobile
L’amministratore che, in un momento di grave crisi economica e patrimoniale della società, invece di ridurre gli oneri finanziari derivanti dalle passività, impiega la liquidità della società per altre operazioni, deve risarcire i danni alla società poi fallita. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12643, depositata ieri.
Nei fatti, il curatore di una società fallita aveva chiamato in giudizio l’amministratore unico della stessa per il risarcimento dei danni causati alla società e ai creditori sociali per gli illeciti commessi nell’esercizio del suo mandato.
Nello specifico, veniva contestata all’amministratore l’effettuazione di una serie di operazioni proprio nell’imminenza della dichiarazione di fallimento: l’acquisto di un immobile ...
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