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Posta la questione di fiducia sul DL Sviluppo

/ REDAZIONE

Lunedì, 20 giugno 2011

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha posto la fiducia sul maxiemendamento al DL n. 70/2011 (c.d. “Decreto Sviluppo”). Vito ha motivato il ricorso alla fiducia all’assemblea di Montecitorio con l’alto numero di emendamenti presentati e per la vicinanza della data di scadenza del decreto.
Il voto di fiducia avverrà domani alla Camera alle 12. Alle 10,30 avranno inizio le dichiarazioni di voto, al termine delle quali si volgeranno le votazioni per appello nominale sul maxiemendamento al decreto presentato dal governo. Verranno poi discussi e votati gli ordini del giorno, che andranno presentati entro domani mattina alle 9,30. Alle 18,30 inizieranno le dichiarazioni di voto sul provvedimento nel suo complesso e seguirà il voto finale.

Sarebbero otto le norme soppresse rispetto agli emendamenti precedenti, alcune delle quali volute dalla Lega e un paio concordate con le opposizioni, oltre ad alcune correzioni formali e ad alcune cosiddette “clausole di salvaguardia”: sono queste le 14 modifiche introdotte dal maxiemendamento del Governo alla versione del decreto sviluppo licenziata dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera.

Nell’art. 7, riguardante le cosiddette “ganasce fiscali”, cioè le riscossioni coattive, è stata eliminata una norma, fortemente voluta dalla Lega, in cui si stabiliva che se il giudice tributario non avesse deciso sulla istanza di sospensione presentata dal contribuente entro 180 giorni, sarebbe stato sanzionato per illecito disciplinare e con la rimozione dall’incarico in caso di recidiva; in più poteva essere chiamato in causa per danno erariale.

Cancella quella concordata con il Pd, e proposta da Sergio D’Antoni, che prevedeva l’utilizzo dei Fondi FAS per concedere un maggior numero di crediti di imposta al Sud per le assunzioni. Per quanto riguarda invece il credito di imposta per gli investimenti, viene aggiunta una “clausola di salvaguardia”, che specifica che i crediti saranno concessi nei limiti degli stanziamenti esistenti. Per quanto riguarda i distretti turistici, introdotti al terzo articolo, viene precisato che essi saranno decisi dalle Regioni di intesa con il Ministero dell’Economia. Allo stesso articolo sono stati eliminati sei commi aggiuntivi che riguardavano le modalità per avere la patente nautica. È stato poi soppresso l’obbligo per gli immobili privati, introdotto nel testo dalle Commissioni Finanze e Bilancio, di trascrivere eventuali vincoli di uso pubblico degli stessi immobili. (Redazione)

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