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Manovra-bis: per gli emendamenti, tempo fino a lunedì sera

/ REDAZIONE

Martedì, 23 agosto 2011

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Il termine per presentare le richieste di modifica del DL n. 138/2011 (c.d. “manovra di Ferragosto”), da inserire nel Ddl. di conversione, la cui discussione è cominciata oggi in Commissione Bilancio al Senato, è stato fissato alla prossima settimana.
I gruppi avranno infatti tempo fino a lunedì sera (29 agosto) per presentare gli emendamenti.

In attesa di entrare nel vivo del dibattito parlamentare, sul tavolo della Commissione Bilancio sono arrivati i dubbi e i rilievi del Servizio Bilancio del Senato, concentrati in particolare sulla sovrastima del gettito e dei risparmi previsti per alcune misure (dalla Robin Tax al taglio di Province e piccoli Comuni), oltre al paventato pericolo di “elusione” del controverso contributo di solidarietà.
Il gettito potrebbe infatti diminuire rispetto a quello previsto anche in virtù del fatto che le stime si sono basate sui dati del 2008, mentre guardando a quelli delle dichiarazioni dei redditi 2009 il contributo arriverebbe a 2,4 miliardi, rispetto ai 3,8 previsti. Perplessità simili sulle entrate garantite dalla Robin Hood Tax, visti i cali registrati in borsa dai titoli energetici. Non solo, ma anche dai tanto sbandierati tagli ai costi della politica, come la soppressione delle Province o l’accorpamento dei Comuni sotto i 1.000 abitanti, potrebbero esserci risparmi (peraltro non calcolati) ridotti dai maggiori oneri delle nuove strutture da creare o dei trasferimenti dei dipendenti ad altri Enti. Stessi dubbi espressi anche a proposito dei tagli a Ministeri e P.A., al momento poco chiari. Il dossier mette anche in guardia dal “rischio contrabbando” che si potrebbe avere per effetto del caro-sigarette. Infine i tecnici invitano il governo a chiarire la portata di eventuali effetti sul PIL.

I lavori della Commissione, ha spiegato il relatore della manovra, Antonio Azzollini, proseguiranno a “ritmi serrati”, pur cercando di “non strozzare il dibattito”, così come si è augurato anche il presidente del Senato, Renato Schifani, ha invitato i senatori a studiare le proposte di modifica “senza guardare” a chi le firma o “alle provenienze di partito”. Ecco allora che in concomitanza con la discussione generale sul provvedimento, si svolgeranno anche le audizioni di parti sociali ed enti locali (giovedì mattina) e degli enti istituzionali (Istat, Banca d’Italia, Cnel e Corte dei Conti, la settimana prossima). (Redazione)

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