Elezioni annullabili se il presidente decaduto di un Odcec dispone iscrizioni e cancellazioni
Le iscrizioni e cancellazioni dall’Albo disposte dal presidente di un ODCEC decaduto, se concretamente possono aver alterato i risultati delle elezioni del nuovo Consiglio dell’Ordine, possono comportarne l’annullamento.
Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 19203 depositata oggi, 21 settembre 2011, ritenendo fondati due dei cinque motivi (e assorbiti gli altri) del ricorso presentato da tre professionisti avverso la decisione del CNDCEC, che aveva ritenuto inammissibile il reclamo giudicandolo volto a contestare non il procedimento elettorale, ma la legittimità degli atti monocratici di iscrizione all’Albo e di cancellazione adottati dal presidente decaduto nel periodo compreso tra la data della sua decadenza e quella d’indizione delle elezioni.
Accogliendo il primo motivo di ricorso, la Suprema Corte ha ritenuto ammissibile l’ammissibilità del reclamo, in quanto volto a contestare i risultati delle elezioni, asseritamente alterati da atti d’iscrizione illegittimamente adottati dal presidente dopo l’indizione delle elezioni.
I giudici del Palazzaccio hanno altresì ritenuto fondato il quinto motivo del ricorso, con il quale i ricorrenti hanno dedotto il loro interesse a far dichiarare nulli o a far annullare incidenter tantum gli atti monocratici di iscrizione all’Albo al fine di far dichiarare l’invalidità e l’illegittimità derivata dalle operazioni elettorali.
Pertanto, la Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e l’ha rinviata al Consiglio nazionale. (Redazione)
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