Sanatoria per l’indebita percezione del «bonus bebè»
Nessuna conseguenza per chi restituisce entro 90 giorni quanto indebitamente percepito
La Finanziaria del 2006 (L. n. 266/2005) conteneva una norma con la quale fu concesso un assegno di 1.000 euro per ogni figlio nato ovvero adottato negli anni 2005 (art. 1, comma 331) o 2006 (comma 332). I requisiti per ottenerlo consistevano nell’essere residente sul territorio nazionale, nel possesso della cittadinanza italiana ovvero comunitaria e nell’appartenenza a un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo non superiore a 50.000 euro (art. 1, comma 333).
Votata la legge, il Ministero dell’Economia e delle Finanze inviò a numerose famiglie italiane (molte delle quali sprovviste dei requisiti richiesti in Finanziaria) una lettera nella quale si diceva che era sufficiente compilare un’autocertificazione e passare all’ufficio postale per ritirare ...
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