Società di comodo, tutela «limitata» se non si impugna il diniego
I giudici recepiscono l’orientamento della Cassazione, ma «salvano» i contribuenti in questa «fase transitoria»
Arrivano, come prevedibile, i primi responsi della giurisprudenza di merito relativamente al principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 8663/2011, ove la Suprema Corte aveva sancito che, qualora il contribuente debba, per effetto di varie disposizioni normative, presentare un’istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate per ottenere la disapplicazione di un determinato regime antielusivo, la tutela giurisdizionale deve essere esperita impugnando in Commissione tributaria il diniego di disapplicazione.
Per i giudici, il diniego di disapplicazione altro non è che un diniego di agevolazione e, in quanto tale, un provvedimento “autonomamente” impugnabile, con tutti i (pericolosi) effetti che ne derivano sul piano processuale: se il diniego è un provvedimento ...
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