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FISCO

Gli elenchi «clienti e fornitori» non vanno in crociera

Le compagnie marittime utilizzano due metodi per la fatturazione delle crociere, considerate quasi totalmente fuori campo IVA

/ Antonio ZAPPI

Giovedì, 1 dicembre 2011

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Tra le operazioni da rilevare dalle agenzie di viaggio (ADV) per l’inserimento nel cosiddetto elenco “clienti e fornitori”, ex art. 21, del DL 78/2010, emerge un paradosso potenzialmente lesivo della concorrenza e del mercato.
Una criticità, peraltro, che è stata inavvertita per l’anno d’imposta 2010 (stante la previsione della segnalazione per le fatture a partire da 25.000 euro), ma che ora è resa concreta dalle soglie più basse (3.000 o 3.600 euro) fissate per la comunicazione del 2011, in quanto l’asticella è scesa al livello di cifre di spesa ben superabili nell’acquisto di crociere marittime, per le quali l’obbligo di segnalazione può dipendere anche dalla struttura giuridico-fiscale della compagnia che vende il servizio turistico.

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