Gli elenchi «clienti e fornitori» non vanno in crociera
Le compagnie marittime utilizzano due metodi per la fatturazione delle crociere, considerate quasi totalmente fuori campo IVA
Tra le operazioni da rilevare dalle agenzie di viaggio (ADV) per l’inserimento nel cosiddetto elenco “clienti e fornitori”, ex art. 21, del DL 78/2010, emerge un paradosso potenzialmente lesivo della concorrenza e del mercato.
Una criticità, peraltro, che è stata inavvertita per l’anno d’imposta 2010 (stante la previsione della segnalazione per le fatture a partire da 25.000 euro), ma che ora è resa concreta dalle soglie più basse (3.000 o 3.600 euro) fissate per la comunicazione del 2011, in quanto l’asticella è scesa al livello di cifre di spesa ben superabili nell’acquisto di crociere marittime, per le quali l’obbligo di segnalazione può dipendere anche dalla struttura giuridico-fiscale della compagnia che vende il servizio turistico.
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