Allo studio del Governo una manovra da 20 miliardi
La correzione dei conti pubblici diventa più corposa: da un’ipotesi iniziale che prevedeva un intervento di circa 13 miliardi, si starebbe infatti passando a circa 20, inclusi i 4 della delega fiscale. In questo momento c’è però anche da valutare il deciso peggioramento delle previsioni per l’Italia (l’OCSE prevede la recessione nel 2012, con il PIL in caduta dello 0,5%) e il costo dei maggiori rendimenti spuntati nelle aste dei titoli di Stato.
Nell’ambito del taglio ai costi della politica, i Presidenti di Camera e Senato, ad esempio, hanno deciso di far partire il metodo contributivo dal primo gennaio prossimo per i vitalizi e di mandare senatori e deputati in pensione più tardi. Per ciò che concerne, poi, le ipotesi allo studio per tutti i cittadini, si andrebbe definendo meglio il pacchetto di interventi legati alla previdenza: blocco totale del recupero dell’inflazione per le pensioni per il 2012 (vale 5-6 miliardi) e l’aumento di due punti delle aliquote per i lavoratori autonomi (ora al 20-21%, molto inferiore rispetto al 33% dei dipendenti) per fare cassa. Inoltre, aumento dell’età per le pensioni di anzianità anche oltre i 40 anni, un anticipo delle misure previste per portare l’età delle donne a 65 anni (ora prevista al 2026, che invece sarebbe al regime nel 2020).
Resta il fatto che dall’Europa le richieste (11 miliardi circa quelli indicati nel rapporto di Olli Rehn) sono ancora tante e riguardano, ad esempio, la maggior flessibilità in uscita nel mercato del lavoro. Sulla delega fiscale il percorso è tracciato: entro fine gennaio 2012 dovrebbe esserci l’approvazione. In ogni caso, se non si metterà mano alla revisione e al taglio delle agevolazioni fiscali entro il 30 settembre 2012, scatterà automaticamente il taglio lineare per 4 miliardi di euro il prossimo anno di 16 miliardi nel 2013. Si sta però ancora ragionando per evitare un taglio lineare, cioè generalizzato su tutte le voci, considerando le differenze tra i numerosi sconti fiscali, così come evidenziati dal tavolo della riforma sull’erosione fiscale.
Note, ancora, le altre misure allo studio: ICI sulla prima casa, patrimoniale, nuovo aumento dell’IVA, liberalizzazioni e privatizzazioni, accompagnate da misure di equità e crescita (ad esempio più lavoro e meglio retribuito per giovani e donne). La situazione è complessa, ma il pacchetto (forse il primo di due) dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri per l’esame lunedì prossimo. A seguire, un “esame-lampo” in Parlamento, dove la manovra arriverebbe di fatto “blindata”, e la conversione in legge. (Redazione)
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