Verso spread più «miti» sulle operazioni di finanziamento
Il mese di gennaio ha fatto registrare alcuni segnali positivi per i prenditori di fondi, grazie anche ai passi compiuti dal Governo e dalla BCE
Ancora ad inizio anno, ogni volta che l’Italia si affacciava sul primario, i mercati tenevano il fiato sospeso: negli ultimi giorni, invece, non fa più notizia il buon esito delle aste del Bel Paese. Il Bot a sei mesi è stato collocato la scorsa settimana all’1,97% da 3,25% dell’ultima asta di fine dicembre, valore a propria volta dimezzato rispetto al 6,5% di fine novembre, massimo all’introduzione dell’euro.
Si conferma, quindi, l’apprezzamento dei mercati per i governativi italiani, apprezzamento che non è più relegato al solo breve termine, ma sta estendendosi in modo sempre più convinto anche al medio-lungo (www.aritma.eu).
Per rendersi conto dei miglioramenti ottenuti, basti pensare che a fine novembre Bot e Btp, su tutte le scadenze, veleggiavano intorno ...
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