La Cassazione «limita» l’emendabilità della dichiarazione
Possibilità di ritrattare circoscritta agli errori materiali o formali, ma preclusa a quelli espressione della volontà del contribuente
Con la sentenza n. 7294 di ieri, 11 maggio, la Corte di Cassazione ha fissato un limite invalicabile all’emendabilità della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente: per i giudici del Palazzaccio, infatti, la possibilità di ritrattare è circoscritta a quegli errori riconducibili ad una non corretta esternazione di scienza e di giudizio, rimanendone preclusa, però, in relazione a quegli errori riferibili ad una manifestazione di volontà negoziale, come nel caso dell’eventuale esercizio dell’opzione per la compensazione delle perdite pregresse.
È principio ormai ampiamente consolidato, nella giurisprudenza di legittimità, che la dichiarazione dei redditi sottoscritta dal contribuente non produce gli effetti negoziali della ricognizione di debito, ma si esaurisce in ...
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