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IL CASO DEL GIORNO

Bancarotta da reato societario: non conta il fine di risollevare le sorti dell’impresa

/ Maurizio MEOLI

Sabato, 16 giugno 2012

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La Corte di Cassazione, nella sentenza 12 giugno 2012 n. 23091, in relazione alla fattispecie di bancarotta fraudolenta da false comunicazioni sociali, ex art. 223 comma 2 n. 1 del RD 267/42, ha affermato che la finalità di risollevare le sorti dell’impresa non elide la portata lesiva della condotta.

L’art. 223 comma 2 n. 1 del RD 267/42, in esito alle modifiche apportate dal DLgs. 61/2002, punisce con la reclusione da 3 a 10 anni gli amministratori, i direttori generali, i sindaci e i liquidatori di società fallite che abbiano cagionato, o concorso a cagionare, il dissesto della società, commettendo alcuni dei “fatti” previsti, tra gli altri, dagli artt. 2621 e 2622 c.c. (false comunicazioni sociali). Nel caso di specie, la bancarotta risultava consumata da un amministratore ...

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