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Riforma del lavoro, possibili modifiche con la conversione del DL «crescita e sviluppo»

/ REDAZIONE

Martedì, 10 luglio 2012

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Rinvio per l’entrata in vigore per l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione che arriverà solo nel 2014 e, dopo un confronto preventivo con le parti sociali, rinvio anche per l’aumento contributivo a carico delle partite IVA (2014). I criteri per verificare quali sono le “vere” partite IVA saranno spalmati su due anni consecutivi.
Sarebbero tre punti dell’accordo raggiunto nella maggioranza per modificare, attraverso un emendamento in 10 punti al Decreto “crescita e sviluppo” (DL 83/2012), la riforma Fornero sul mercato del lavoro (L. 92/2012).

Ma non è detto che il “veicolo” sia necessariamente tale decreto, perché le norme potrebbero confluire anche nella spending review. Decideranno a breve i capigruppo di maggioranza e il Governo. Le modifiche sono siglate Pd, Pdl, Udc, Fli, Pt. Tra i 10 punti ci sarebbero anche le richieste dell’avviso comune siglato tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria e inviato nei giorni scorsi ai relatori del DL 83/2012 (Raffaello Vignali del Pdl e Alberto Fluvi del Pd). Ma c’è ancora da attendere il vaglio dell’ammissibilità delle proposte, passaggio che a Montecitorio è notoriamente “stretto”.

Arriva intanto una “pioggia” di emendamenti (circa 1.200) alle Commissioni Finanze ed Attività produttive della Camera, che saranno impegnate tutta questa settimana nell’esame del decreto. Ancora nessun emendamento è stato presentato dai relatori, che però hanno ancora tempo. Poi, il testo arriverà all’Aula, dove è assai probabile la richiesta di fiducia, dati i tempi brevi (nei primi giorni di agosto il Parlamento chiude per la pausa estiva).

Lo stesso percorso, ma ancor più breve, dovrebbe registrarsi in Senato per la conversione definitiva del decreto. Tra i temi da discutere spunta anche la ricostruzione post-terremoto, dopo le dimissioni per protesta di 5 sindaci abruzzesi. Confindustria e sindacati chiedono che l’intervallo di tempo tra un contratto a termine e il successivo sia affidato alla contrattazione tra le parti e venga eliminato per i lavori stagionali; più apprendisti in tutti i settori produttivi, anche nelle aziende di lavoro in affitto. Si chiede poi la possibilità di cumulo tra la cassa integrazione e i voucher stagionali e di ripristinare la cassa integrazione straordinaria per le aziende ammesse a procedure concorsuali se, in prospettiva, riprenderanno l’attività; non conteggio per i contratti a termine sino a 6 mesi sulla base del calcolo dell’organico per l’obbligo di assunzione degli invalidi.

Infine, si chiede di facilitare i trasferimenti d’azienda o di rami d’azienda in caso di fallimento. Sono anche previste maggiori tutele contributive per i collaboratori. Al di là delle modifiche alla riforma Fornero, sono molti i punti sui quali le Commissioni potranno intervenire: tra le norme del DL c’è infatti, ad esempio, il bonus per le assunzioni di alto profilo, oppure la revisione dei molti incentivi alle imprese, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. (Redazione)

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