Punibile la dichiarazione fraudolenta IVA condonata per importi inadeguati
L’esclusione della punibilità opera nel limite della maggiore IVA risultante nella dichiarazione integrativa aumentata del 100%
Nonostante l’adesione al condono di cui all’art. 8 della L. n. 289/2002, resta punibile la relativa dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ai fini IVA quando la conseguente evasione d’imposta risulta superiore alle previste “franchigie”.
A precisarlo è la Corte di Cassazione, nella sentenza 10 luglio 2012 n. 27269.
Nel caso di specie, il rappresentante legale di una spa veniva condannato, sia in primo grado che in appello, per la fattispecie di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000, avendo indicato nella dichiarazione annuale IVA per l’anno 2001 elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti. Avverso la decisione di secondo grado, l’imputato proponeva ricorso per Cassazione ...
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