Negli enti previdenziali privati, il problema sono i «grandi numeri»
Caro Direttore,
ci risiamo. Leggere l’intervento del Presidente di CNPR Saltarelli su Eutekne.info (si veda “È giusto che anche i fondi pensionistici privati razionalizzino i costi”) mi fa tornare per un attimo al mare, ricordandomi le onde che si riversano sulla battigia e che riportano a galla eventuali oggetti.
Nella lettera, Saltarelli giustamente affronta l’attualissima problematica della revisione dei costi (o spending review, che è più di moda) negli enti previdenziali italiani, sollecitando un’opera di rinnovamento trasparente e mirata alla razionalizzazione e all’efficienza delle spese e mettendo in risalto quanto sta avvenendo nel suo Ente.
Come dargli torto, in generale e nel particolare?
Ma ecco che torna a galla l’usuale refrain: l’essere separati in una casa comune, il vuoto normativo, le posizioni personali a difesa delle autonomie e quant’altro, facendo trasparire la necessità di un qualcosa che intelligentemente non nomina. Non so sino a quando il nostro ”avviamento demografico” ci permetterà di essere una Cassa di pochi iscritti “puri ed eletti”, perché giustamente il problema sono i grandi numeri. E i grandi numeri, ad oggi, ci dicono che è giusto così.
Sono sicuro che l’Assemblea dei Delegati e il futuro Consiglio di Amministrazione della CNPADC non si discosteranno da questa linea, quantomeno sino a quando non muteranno talune premesse.
Ernesto Franco Carella
Presidente AIDC
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