Oggi la Camera vota la fiducia sul Ddl. delega fiscale
Ieri, alla Camera, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sul Ddl. delega fiscale (C. 5291-A). In particolare, oggi si voterà la fiducia sull’approvazione degli artt. 1, 2, 3, 4 del provvedimento e all’emendamento 3.1000, interamente sostitutivo dell’art. 3.
In pratica, il Governo è nuovamente intervenuto sulla disposizione relativa all’accorpamento delle Agenzie fiscali, correggendo la modifica che era stata apportata dalla Commissione Finanze della Camera.
Si consuma così il “braccio di ferro” tra Governo e parlamentari sulle Agenzie fiscali, cominciato con lo stop all’accorpamento deciso all’unanimità dalla Commissione Finanze contro il parere del Governo, la bocciatura della Ragioneria Generale dello Stato, il parere negativo della Bilancio e la conferma della norma da parte della Finanze contro tutte le considerazioni di via XX Settembre. Sia in Commissione Bilancio che nella Finanze la questione – ossia l’incorporazione dell’Agenzia del Territorio nell’Agenzia delle Entrate e di quella dei Monopoli nelle Dogane – due giorni fa aveva acceso gli animi, e i resoconti parlamentari riferiscono dialoghi abbastanza concitati.
C’è chi, come il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, deve chiedere scusa al relatore Alberto Fluvi (Pd), e chi come Francesco Barbato dell’Idv chiede invece le dimissioni di un altro sottosegretario del Tesoro, Vieri Ceriani. Tutto riportato nei resoconti della Camera. E la tensione saliva proprio nelle stesse ore in cui a Palazzo Chigi si decideva sulla legge di stabilità.
Quindi, colpo di spugna sulla modifica parlamentare e richiesta della fiducia. È allora arrivato esplicitamente l’annuncio della non partecipazione al voto da parte dello stesso presidente della Commissione Finanze, Gianfranco Conte del Pdl, che ha parlato di “grave sgarbo” da parte del Governo. Ad annunciare il mancato appoggio alla richiesta di fiducia sono stati anche Bruno Cesario di Pt, Cosimo Ventucci del Pdl, Angelo Cera dell’Udc. Il Pd, per bocca di Marco Causi, ha deciso di garantire la fiducia anche questa volta (“Noi appoggiamo il Governo anche se ci porta provvedimenti che non ci convincono”), ma ha definito l’accorpamento delle Agenzie, sul quale il Governo insiste, una norma “incoerente” e “onerosa”. (Redazione)
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