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Delega fiscale: presentati 160 emendamenti in Commissione Finanze del Senato

/ REDAZIONE

Giovedì, 8 novembre 2012

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Nel Ddl. delega fiscale tornano le tasse “verdi” nella delega fiscale. Tra i 160 emendamenti presentati alla Commissione Finanze del Senato ne figura uno a firma dei relatori (Salvatore Sciascia del Pdl e Giuliano Barbolini del Pd) che reintroduce la norma che era saltata alla Camera. Con qualche correzione: innanzitutto la destinazione del maggior gettito, non più all’incentivazione di energia pulita ma alla diminuzione delle tasse sul lavoro, e dunque all’alleggerimento del cuneo fiscale. Meno diretto, poi, il legame con la direttiva europea.

Alla Camera la norma, fortemente contestata dalle imprese, era stata cancellata proprio perché la direttiva di riferimento non era stata ancora emanata. E, per questo, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini con una nota ufficiale aveva manifestato il proprio dissenso. Il Governo così apre alle modifiche: “Qualche correzione che non stravolge l’impianto si può accettare”, dice il sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani.
Rispunta anche il fondo per il taglio delle tasse, da alimentare con i proventi della lotta all’evasione, ma questa volta la proposta arriva da due gruppi di maggioranza (Pd e Udc).

Un altro tema che ritorna è quello delle agenzie fiscali. Pdl e Pd hanno presentato emendamenti per posticipare l’accorpamento tra Agenzia del Territorio e Agenzia delle Entrate e tra Monopoli e Agenzia delle Dogane. Per la fusione, operativa dal 1° dicembre 2012, si chiede un rinvio di un anno per il Pd e di almeno 9 mesi (ovvero i tempi previsti per l’attuazione della delega in generale) nell’emendamento del Pdl. Sempre sull’accorpamento delle Agenzie, il Tesoro ha invece depositato a Palazzo Madama un documento per confermare il progetto; il Ministero dell’Economia assicura che “i tempi saranno adeguati”. Per quanto riguarda l’accorpamento Entrate-Territorio rileva che non verrà compromessa la riforma del Catasto; rispetto invece a quello tra Monopoli e Dogane, indica che i risparmi saranno reinvestiti nelle strutture operative del settore.

Dall’opposizione arriva invece una proposta riguardante le fondazioni bancarie, in particolare l’assoggettamento dei loro immobili al pagamento dell’IMU. Lo chiede in un emendamento alla delega fiscale Elio Lannutti dell’Idv, per il quale occorre “riportare trasparenza ed efficienza nella gestione delle fondazioni bancarie. A tal fine – ha affermato spiegando la sua proposta di modifica alla delega – si intende “ri-pubblicizzare” le fondazioni in modo da riacquisire i patrimoni bancari di origine pubblica, per destinare i ricavi, pari a oltre 50 miliardi di euro, alla riduzione esclusiva del debito pubblico”. (Redazione)

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