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FISCO

Fattura con contributo integrativo per le prestazioni extraterritoriali

Maggiorazione dovuta quando il corrispettivo rientra nel volume d’affari, come accade da quest’anno per le operazioni non rilevanti in Italia

/ Marco PEIROLO

Venerdì, 18 gennaio 2013

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Da quest’anno, in fattura, deve essere applicato il contributo integrativo dovuto alla Cassa professionale di appartenenza anche se la prestazione resa non è territorialmente rilevante ai fini IVA in Italia. È una delle conseguenze dell’estensione dell’obbligo di fatturazione previsto dalla L. n. 228/2012 (legge di stabilità 2013) per le operazioni extraterritoriali, siccome non sterilizzata in sede di determinazione del volume d’affari. Si riscontra, pertanto, una divergenza rispetto alla disciplina applicabile fino a tutto il 2012, posto che il previgente art. 20, comma 1 del DPR n. 633/1972 escludeva dal conteggio i servizi “generici” resi a committenti stabiliti in altri Paesi UE, vale a dire le uniche operazioni, oltre alle cessioni di cui all’art.

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