Di fronte a un avviso di accertamento, va contestata la falsità di tutti i fatti
Una contestazione generica non è sufficiente, perché il difensore deve negare la verità delle singole circostanze
Molto spesso dall’osservatorio delle sentenze di merito si traggono spunti di estremo interesse operativo. È il caso della sentenza 26/5/13 della C.T. Prov. di Agrigento, in tema di vizi derivati dalle cartelle di pagamento, obblighi processuali del concessionario e onere di contestazione nel processo tributario.
La controversia era la tipica controversia originata dall’impugnazione di una cartella emessa a seguito di controllo automatizzato (art. 36-bis del DPR 600/1973).
Il contribuente opponeva motivi concernenti: l’insussistenza del debito, con ciò contestando, in base all’art. 19 comma 3 del DLgs. 546/1992, la legittimità del ruolo; eccezioni sulla procedura (tra cui l’omessa previa notifica dell’avviso bonario); sia vizi della cartella (omessa motivazione); ...
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