Codice identificativo IVA, la percezione di evasione non «blocca» l’attribuzione
I giudici della Corte chiariscono che chiunque abbia l’intenzione di iniziare un’attività economica deve essere considerato soggetto passivo
La Corte di Giustizia, con sentenza del 14 marzo 2013, causa C-527/11, stabilisce che gli artt. 213, 214 e 273 della direttiva del 28 novembre 2006, n. 112, devono essere interpretati nel senso che ostano a che l’Amministrazione fiscale di uno Stato membro rifiuti di attribuire un numero di identificazione IVA a un soggetto passivo per il solo fatto che il medesimo non disponga dei mezzi materiali, tecnici e finanziari per svolgere l’attività economica dichiarata. In particolare, a giudizio della Corte, tale assenza non rappresenta “indizio” sufficiente a dimostrare la probabilità che un soggetto passivo (c.d. business) commetta un’evasione fiscale.
Tuttavia, se da un lato non assume valenza la mera potenzialità di evasione, è altrettanto vero che per i Giudici ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41