Precisa «sequenza probatoria» per la presunzione degli studi di settore
La Cassazione fa chiarezza sulla ripartizione dell’onere probatorio tra Amministrazione finanziaria e contribuente
Con la sentenza n. 6929 di ieri, la Cassazione è tornata a pronunciarsi sull’accertamento da parametri, equivalente a quello fondato sull’applicazione degli studi di settore, ed ormai anche noto come accertamento standardizzato. Di per sé non vi sono novità in merito alle conclusioni raggiunte, ma la sentenza appare rilevante perché fa chiarezza sulla ripartizione dell’onere probatorio tra Amministrazione finanziaria e contribuente. Dai fatti di causa emerge che la decisione dei giudici di merito impugnata dal Fisco si concludeva con l’annullamento dell’accertamento standardizzato, perché l’Ufficio non aveva richiesto al contribuente ulteriori “elementi certi” a comprova dei dati a suo tempo dichiarati e perché le risultanze degli studi si ponevano
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