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FISCO

Col bollo più caro, possibile l’integrazione dei vecchi contrassegni

Con l’entrata in vigore delle nuove misure di 2 e 16 euro, si pongono alcune questioni sul pagamento dell’imposta con contrassegno telematico

/ Anita MAURO

Giovedì, 27 giugno 2013

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L’entrata in vigore, a partire da ieri, delle nuove misure dell’imposta di bollo (rideterminate in 2 e 16 euro, in luogo di 1,81 e 14,62 euro, fa sorgere alcuni interrogativi sulle modalità di pagamento del “nuovo” bollo (si veda “Da oggi il bollo fisso aumenta a 2 e 16 euro” del 26 giugno 2013).
Si ricorda, infatti, che (escludendo le ipotesi di pagamento in modo virtuale), l’imposta di bollo viene corrisposta mediante l’apposizione, sul documento interessato, del “contrassegno telematico” emesso dagli intermediari abilitati. Pertanto, già da ieri, tali intermediari (i tabaccai) dovrebbero rilasciare “bolli” da 2 euro anziché da 1,81 e da 16 euro anziché da 14,62 euro.

In relazione alla possibilità di emettere contrassegni ...

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