Cancellata l’IMU, ma a quale prezzo?
Gentile Redazione,
per finanziare la morte dell’IMU, c’è il taglio di 300 milioni alla manutenzione ferroviaria: chissà come sono felici i morti per il disastro ferroviario di Viareggio. Poi: taglio di 30 milioni alla lotta all’evasione tributaria e di 10 milioni alla giustizia. È una vittoria del Pdl, dice Silvio Berlusconi, e se lo dice lui c’è da credergli.
È una vittoria di tutti, dice Enrico Letta: ma ci perde in salute nel guidare questo Governo, così racconta, e io gli credo.
Che schifo, dobbiamo ripulire l’Italia dal letame, sussurra il sempre pacato e rispettoso Beppe Grillo: con lui andiamo tranquilli e sul sicuro, anche se scivoliamo sullo spread.
Ed io provo molta nostalgia per il grande Gino Bartali: tutto sbagliato, tutto da rifare, diceva, ma non malediva nessuno. Quelle erano le larghe intese: lui e Fausto Coppi le intessevano, entrambi pedalando e sudando, scambiandosi la borraccia per dissetarsi entrambi.
È l’Italia di ieri, quella che faticava in silenzio per giungere al traguardo.
Noi ci arriveremo? E qual è il nostro traguardo?
Paolo Angelo Napoli
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia
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