In arrivo il «minicondono» sulle cartelle di pagamento
Se il contribuente paga tutte le somme iscritte a ruolo più gli aggi, non ci sono interessi di mora
Il maxiemendamento al disegno di legge di stabilità, sul quale ieri notte il Governo ha ottenuto la fiducia dal Senato, prevede una sorta di condono sulle cartelle di pagamento.
Diciamo subito che si tratta di “minicondono”, i cui effetti benefici nei confronti dei contribuenti sono ben lontani dalla “rottamazione” dei ruoli prevista dall’art. 12 della L. 289/2002.
Relativamente ai carichi inclusi in ruoli emessi da uffici statali, agenzie fiscali, regioni, province e comuni, affidati agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013, i debitori possono estinguere il debito senza il pagamento di interessi corrispondendo una somma pari all’ammontare originariamente iscritto a ruolo, ovvero quello residuo più gli aggi di riscossione, dovuti ai sensi dell’art.
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