Copia dichiarata conforme del contratto di finanziamento con bollo
Lo ha affermato la Corte di Cassazione negando l’applicazione dell’esenzione
Sono soggette ad imposta di bollo le copie dell’atto di finanziamento a medio e lungo termine, dichiarate conformi all’originale dal notaio.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 11479, depositata ieri, contraddicendo una consolidata pratica notarile.
Si ricorda, in primo luogo, che la definizione di “copia”, ai fini dell’imposta di bollo, deve essere desunta dall’art. 5 del DPR 642/72, a norma del quale “per copia si intende la riproduzione, parziale o totale, di atti, documenti e registri dichiarata conforme all’originale da colui che l’ha rilasciata”.
Inoltre – ricorda la Corte di Cassazione – le copie, dichiarate conformi all’originale, di atti rogati, ricevuti o autenticati da notai o altri pubblici ufficiali, ...
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