Cassazione «meno rigida» sull’omesso versamento IVA
In un caso di mancato versamento dovuto per il 2005, la Suprema Corte sottolinea la necessità della prova del dolo, seppur generico
Di nuovo all’attenzione della Suprema Corte la fattispecie di omesso versamento IVA (art. 10-ter del DLgs. 74/2000) nel contesto, sempre più frequente nella giurisprudenza in materia, della crisi di impresa.
La Cassazione (sentenza n. 27676 depositata ieri) ha affrontato, nel caso di specie, il ricorso di un contribuente che non aveva provveduto al versamento del tributo, di ammontare superiore alla soglia di punibilità, entro il termine del 27 dicembre 2006 per il periodo di imposta 2005.
Il principale (e consueto) argomento difensivo consisteva nella carenza, in capo al ricorrente del dolo, quale necessario elemento soggettivo del reato, da escludersi per le difficoltà societarie dimostrate, in causa, dalla dichiarazione dei redditi dell’ente e dall’istanza di rateizzazione ...
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