Bancarotta per distrazione se il fallito «svende» i crediti
La Cassazione conferma la condanna di merito fondata sulla cessione di un credito ad un corrispettivo notevolmente inferiore al suo reale valore
Integra la fattispecie di bancarotta fraudolenta per distrazione la cessione di crediti della società senza corrispettivo commisurato all’effettivo valore degli stessi. A precisarlo è la Suprema Corte nella sentenza 7 agosto 2014 n. 35075.
Tizio, titolare di un’impresa edile, persuadeva Caio, carpentiere alle sue dipendenze, ad acquisire le quote della Alfa srl, in pessime condizioni economiche, al fine dichiarato di portare a termine alcuni lavori di ristrutturazione edilizia. Caio, fidandosi del proprio datore di lavoro, entrava nell’“affare” e, formalmente, diveniva il rappresentante legale della srl. Contestualmente a tale operazione, taluni complici di Tizio facevano partire dalla Beta srl una proposta di acquisizione di un credito della Alfa srl di circa 180.000 ...
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