Estinzione della società «inopponibile» al Fisco per cinque anni
In merito al DLgs. sulle semplificazioni fiscali, la Commissione Finanze della Camera stimola il Governo a salvaguardare gli interessi erariali
Nel parere della Commissione Finanze della Camera, favorevole con alcune condizioni, in relazione allo schema di decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, attuativo della L. 23/2014, si propone di introdurre una norma strumentale a salvaguardare gli interessi erariali in caso di estinzione della società.
È ormai nota la questione: in virtù dell’art. 2495 c.c., come affermato da giurisprudenza più che consolidata, la cancellazione della società (di persone o di capitali) dal Registro delle imprese è evento sia sufficiente, sia necessario per comportarne l’estinzione, anche se sussistono rapporti tributari, sostanziali o processuali, pendenti.
Se, quindi, la società viene cancellata, essa non esiste più e, nel caso delle società di capitali, il Fisco si può rivolgere ai soci
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41