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IMPRESA

Affitto d’azienda, nella successione si trasferiscono i contratti «non personali»

Non rileva la fase di tali rapporti contrattuali stipulati dal concedente per l’esercizio d’impresa, a meno che non siano interamente esauriti

/ Michele BANA

Venerdì, 22 agosto 2014

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L’art. 2558, comma 3, c.c. stabilisce che la disciplina dettata in materia di cessione d’azienda, con riferimento al subentro del cessionario nei contratti sottoscritti dal cedente, si applica “anche nei confronti dell’usufruttuario e dell’affittuario per la durata dell’usufrutto e dell’affitto”. È, pertanto, necessario fare riferimento al precedente comma 1 della disposizione, secondo cui i contratti stipulati per l’esercizio dell’impresa (Cass. 5495/2001) – ad eccezione di quelli aventi carattere personale e di quelli espressamente esclusi dalle parti – si trasferiscono all’usufruttuario od affittuario, a prescindere dalla fase in cui si trova il rapporto contrattuale, purché non sia già interamente esaurito (Cass. n. 8219/1990).

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