Atti firmati dai dirigenti decaduti a concreto rischio di nullità
Infondate le dichiarazioni «erariali», ma non si devono dimenticare le preclusioni processuali
Per effetto della sentenza n. 37/2015 della Consulta, innumerevoli atti sottoscritti dai dirigenti, che potranno decadere a seguito dell’annullamento giurisdizionale della nomina, sono a rischio nullità.
La stampa specializzata ha riportato interventi dei vertici delle Entrate, che stanno cercando di affermare che non vi sono dubbi sulla validità degli atti, con motivazioni che, dal punto di vista tecnico, lasciano il tempo che trovano.
In primo luogo, le Entrate evidenziano che la sentenza della Corte Costituzionale vale solo per il futuro, per il principio di conservazione degli atti giuridici: si tratta di impostazione non condivisibile, in quanto è noto che le sentenze della Consulta, salvo i rapporti giuridici esauriti, hanno effetto retroattivo.
Non è corretto quanto riportato dalla ...
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