Contrabbando contestabile se l’IVA all’importazione è diritto di confine
Le conseguenze della qualificazione di tale imposta hanno rilevanza nel diritto penale in caso di evasione
La natura dell’IVA all’importazione è grandemente dibattuta anche in seno alla giurisprudenza penale, per le conseguenze che può comportare sulla configurabilità dei reati di contrabbando.
Recentemente si è dato atto (si veda “Il delitto di contrabbando può realizzarsi con un uso fraudolento del deposito IVA” del 23 giugno 2015) di una pronuncia della Cassazione (la n. 26202/2015), ove tale imposta veniva inequivocabilmente qualificata come “diritto di confine”, così che l’evasione di questa potesse integrare l’illecito previsto dall’art. 292 del DPR 43/1973 (“altri casi di contrabbando”). Si diceva, infatti, che proprio il meccanismo applicativo dell’IVA, congegnato in modo tale da far gravare l’imposta sul consumatore ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41