ACCEDI
Venerdì, 13 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

La caparra «sproporzionata» è un acconto

La Corte di Cassazione, superando la qualificazione data dalle parti, considera come acconto la somma corrisposta alla stipula del preliminare

/ Giovambattista PALUMBO

Sabato, 11 luglio 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13495 del 1° luglio 2015, ha deciso in ordine a un giudizio relativo all’esatta qualifica da dare (e ai relativi effetti fiscali) alla somma ricevuta da una società, in sede di conclusione del preliminare di vendita di un appartamento, da parte del promissario acquirente e, in particolare, se tale somma potesse qualificarsi come acconto e non già caparra confirmatoria.

La sentenza della C.T. Reg. impugnata richiamava il contenuto del preliminare, in cui detta somma veniva qualificata come caparra, e lo stesso comportamento tenuto dalla contribuente, che aveva proposto azione innanzi al Tribunale ordinario nei confronti del promissario acquirente, per non avere questi perfezionato l’acquisto, chiedendo di trattenere la caparra confirmatoria ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU