Il vizio dei «dirigenti decaduti» è eccepibile solo in primo grado
Non è condivisibile la tesi della rilevabilità d’ufficio, né quella della proponibilità dell’eccezione in appello
Continua a destare interesse la questione della possibile nullità degli avvisi di accertamento sottoscritti dai cosiddetti “dirigenti decaduti” a seguito della sentenza della Consulta n. 37/2015.
Si è già affrontata in più occasioni la questione, anche alla luce della giurisprudenza di merito che si incrementa continuamente, ma, al di là della condivisibilità della tesi della nullità di tali atti, pare opportuno tornare su un aspetto collaterale, ovvero il timing per eccepire il vizio di sottoscrizione, atteso che, invece, per i processi di nuova incardinazione, l’eccezione va proposta in sede di ricorso introduttivo.
La problematica per i processi in corso è emersa a causa di una recente sentenza della Regionale di Milano, con cui è stato stabilito che la nullità dell’atto ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41