Appello inesistente se sottoscritto dal «dirigente decaduto»
La Regionale di Milano afferma che il giudice non può subire pressioni derivanti da «superiori interessi pubblici»
In questi tempi, si sta svolgendo una vera e propria “battaglia” nelle aule delle Commissioni tributarie tra Agenzia delle Entrate e contribuenti sulla questione dei c.d. “dirigenti decaduti”.
Sono sempre di più le sentenze che, per vari motivi, hanno annullato atti sottoscritti da soggetti “interessati” dalla sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale, anche se non mancano prese di posizione di segno contrario.
In senso favorevole continua ad esprimersi la Commissione tributaria Regionale di Milano, che, con la sentenza n. 3698/50/15 depositata appena lo scorso 28 agosto, ha sancito, a chiare lettere, che pure l’atto di appello sottoscritto dal dirigente decaduto è affetto da nullità insanabile.
Molto corposa risulta essere la motivazione della sentenza, ...
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