La banca mantiene i suoi obblighi anche col cliente «qualificato»
Nella negoziazione di derivati, l’intermediario conserva i suoi doveri informativi anche se il cliente autodichiara competenza ed esperienza
Con la sentenza n. 4303 dell’11 novembre 2015 la Corte d’Appello di Milano offre un’ampia e dettagliata illustrazione delle principali tematiche sottese alla negoziazione in derivati con la clientela retail, accogliendo una impostazione favorevole alla parte debole del contratto, che si sta consolidando in giurisprudenza (per il momento, soprattutto di merito). La sentenza ha, infatti, confermato la condanna dell’intermediario (una primaria banca nazionale) alla restituzione dell’indebito a favore di un Comune, che negli anni precedenti aveva conseguito forti perdite a seguito della stipulazione di tre collar swap, destinati a proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse all’interno di una banda compresa tra un cap, quale limite superiore, e ...
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