Royalties internazionali con ritenuta
Solo poche Convenzioni siglate dall’Italia prevedono la tassazione nel solo Stato di residenza del percipiente
Mentre il legislatore cerca di incentivare le imprese che effettuano investimenti in beni immateriali, prima con appositi crediti d’imposta e ora con il regime di patent box, il regime fiscale delle royalties previsto dalla maggior parte delle Convenzioni contro le doppie imposizioni siglate dall’Italia rimane fermo ad un assetto non conforme agli standard internazionali. Mentre, infatti, l’art. 12 del modello OCSE di Convenzioni internazionali prevede quale, criterio generale, quello della tassazione esclusiva dei proventi nello Stato di residenza del percipiente, l’Italia, presumibilmente in virtù del suo status di importatore netto di tecnologia, si riserva il diritto di assoggettare a tassazione i canoni pagati a soggetti non residenti, e naturalmente così fa lo
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