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FISCO

Il software di magazzino svela le vendite «in nero»

La Regionale di Perugia equipara il software alla contabilità parallela, con legittimità dell’accertamento presuntivo

/ Alessandro BORGOGLIO

Giovedì, 14 gennaio 2016

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La divergenza tra le rimanenze ufficiali risultanti dalle scritture contabili e quelle emergenti dal software utilizzato per la gestione del magazzino, in assenza di spiegazioni plausibili da parte del contribuente, costituisce una presunzione qualificata che legittima l’accertamento analitico-induttivo. Sono queste le conclusioni raggiunte con l’interessante sentenza n. 198/2015 della C.T. Reg. di Perugia.

Dai fatti di causa si desume che una srl, operante nel commercio all’ingrosso di bevande, era stata sottoposta a verifica da parte dall’Agenzia delle Entrate che, in sede di accesso presso i luoghi di esercizio dell’attività, aveva riscontrato che le giacenze risultanti dalle scritture contabili ufficiali divergevano da quelle “registrate” con il

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