Il software di magazzino svela le vendite «in nero»
La Regionale di Perugia equipara il software alla contabilità parallela, con legittimità dell’accertamento presuntivo
La divergenza tra le rimanenze ufficiali risultanti dalle scritture contabili e quelle emergenti dal software utilizzato per la gestione del magazzino, in assenza di spiegazioni plausibili da parte del contribuente, costituisce una presunzione qualificata che legittima l’accertamento analitico-induttivo. Sono queste le conclusioni raggiunte con l’interessante sentenza n. 198/2015 della C.T. Reg. di Perugia.
Dai fatti di causa si desume che una srl, operante nel commercio all’ingrosso di bevande, era stata sottoposta a verifica da parte dall’Agenzia delle Entrate che, in sede di accesso presso i luoghi di esercizio dell’attività, aveva riscontrato che le giacenze risultanti dalle scritture contabili ufficiali divergevano da quelle “registrate” con il
...Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41