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Sanzioni amministrative senza favor rei

Occorre una esplicita indicazione normativa e non è possibile invocare i principi enunciati dalla CEDU nella sentenza Grande Stevens vs. Italia

/ Maurizio MEOLI

Giovedì, 3 marzo 2016

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La sentenza n. 4114 della Cassazione, depositata ieri, fornisce numerose ed importanti indicazioni in tema di sanzioni amministrative, nella specie comminate in materia di intermediazione finanziaria ex DLgs. 58/98 (c.d. TUF).
In tale ambito, sottolinea innanzitutto la Suprema Corte, sono individuate una serie di fattispecie destinate a salvaguardare procedure e funzioni ed incentrate su mere condotte considerate doverose. Il giudizio di colpevolezza, quindi, è ancorato a parametri normativi estranei al dato puramente psicologico, limitando l’indagine circa l’elemento oggettivo dell’illecito all’accertamento della “suitas” della condotta. Con la conseguenza che, una volta integrata, e provata dall’autorità amministrativa, la fattispecie tipica dell’illecito,

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