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Trasporti di beni in importazione per piccole spedizioni alla Corte Ue

La Corte di Giustizia è chiamata a valutare se il principio di accessorietà dell’IVA può «espandere» il regime di non imponibilità IVA

/ Emanuele GRECO

Giovedì, 12 maggio 2016

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Con la sentenza n. 9150 del 6 maggio 2016, la Corte di Cassazione ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue la questione relativa alla possibilità di applicare il regime di non imponibilità IVA per i servizi di trasporto di beni di valore trascurabile, relativamente alla tratta interna al territorio dello Stato.

Il tema verte, in particolare, sui limiti applicativi del combinato disposto dell’art. 9 comma 1 n. 2) del DPR 633/72 e dell’art. 69 comma 1 del DPR 633/72, in virtù del quale costituiscono operazioni non imponibili ai fini IVA i trasporti di beni in importazione, sempreché i corrispettivi dei servizi di spedizione siano assoggettati ad IVA in Dogana.
Per i trasporti per i quali il termine di resa pattuito è “franco destino” il regime di non imponibilità IVA può certamente

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