Interpretazione degli atti senza abuso del diritto per l’imposta di registro
La Cassazione cerca di enucleare i rapporti tra l’art. 20 del DPR 131/86 e il «nuovo» art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 9582, depositata ieri, nell’affrontare una questione legata ad un’agevolazione ormai abrogata, ha fornito alcune indicazioni sulla norma recata dall’art. 20 del DPR 131/86 e sui suoi rapporti con la nuova norma sull’abuso del diritto ex art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente.
La causa aveva ad oggetto la spettanza dell’agevolazione prevista dal previgente art. 1, sesto periodo, della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86. La citata norma, soppressa con decorrenza dal 1° gennaio 2014, prevedeva l’applicazione dell’imposta di registro in misura agevolata (1%) ove la cessione avesse ad oggetto immobili abitativi esenti da IVA ed avvenisse a favore di un’impresa di rivendita immobiliare,
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