Niente abuso del diritto per la scissione asimmetrica
Assonime, nella circolare n. 21, afferma che l’operazione non replica in alcun modo gli effetti di un’assegnazione dei beni ai soci
Assonime, con la corposa circolare n. 21 di ieri, analizza la nuova disciplina dell’abuso del diritto di cui all’art. 10-bis della L. 212/2000, soffermandosi anche su qualche caso concreto.
Tra le casistiche analizzate dalla circolare, si evidenzia quella relativa alle ipotesi di scissioni non proporzionali o asimmetriche, sulle quali si sono sviluppati dubbi sulla natura abusiva o meno della fattispecie.
Si consideri, ad esempio, una società che fa capo a due soci (A e B) e che possiede due attività di analogo valore economico (o due asset autonomi o divisibili, come le partecipazioni). Mediante una scissione non proporzionale si perviene all’attribuzione di un’attività alla beneficiaria che sarà posseduta integralmente da A e all’attribuzione dell’altra attività
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